Alcune informazioni sulla riforma prese dal MEF.
Il Governo ha ritenuto, per la mini riforma dell’Irpef opportuno perseguire un approccio generalista, rivolto cioè all’intera platea di contribuenti nell’ottica di dare un sostegno anche a quelle categorie che negli ultimi interventi erano rimaste escluse. L’approccio generalista combinato con le indicazioni parlamentari ha suggerito di intervenire modificando tutti i principali parametri dell’imposta: aliquote legali, scaglioni e detrazioni per tipologia di reddito.
La riduzione di 3 punti percentuali dell’aliquota marginale legale sul terzo scaglione è funzionale ad assicurare benefici ai contribuenti della fascia tra 28 e 50 mila. In un sistema a scaglioni, tale beneficio cresce al crescere del reddito in quella fascia e, quindi, è maggiore proprio per quei soggetti (tra 35 e 50 mila di reddito) che non avevano beneficiato degli interventi del recente passato. Per limitare il segno nettamente regressivo di questa modifica, sono stati introdotti, da un lato, la riduzione dell’aliquota marginale legale di 2 punti (dal 27 al 25%) sul secondo scaglione e, dall’altro alto, l’accorpamento degli ultimi due scaglioni a partire da 50 mila euro con l’applicazione dell’aliquota marginale legale del 43%.