Con l’introduzione dell’Assegno Unico cambiano alcuni aspetti legati alla detrazione fiscale per figli a carico.
Per il periodo di imposta 2021, sono considerati a carico i figli, indipendentemente dall’età.
La detrazione spetta a condizione che i figli possiedano un reddito complessivo 2021, non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Tale limite di reddito, per i figli di età non superiore a ventiquattro anni, è stato elevato, a decorrere dal 1° gennaio 2019, a 4.000 euro.
La detrazione spettante, al singolo genitore o a entrambi i genitori, è pari a 950 euro per ciascun figlio ma può variare, oltre che a seconda del reddito del contribuente, anche in base alla indicazione di figli di età inferiore ai tre anni, alla presenza di disabilità, riconosciuta ai sensi dell’articolo 3 L. 104/1992, e al numero dei figli a carico.
La detrazione è ripartita nella misura del 50 per cento tra i genitori o spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato.
Le indicazioni cambieranno in relazione alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo di imposta 2022; infatti, a seguito dell’introduzione dell’Assegno unico e universale, le detrazioni per i figli di età inferiore a 21 anni verranno meno.
In linea con tale novità, in vigore dal 1° marzo 2022, la detrazione base di 950 euro spetta per ciascun figlio, di età pari o superiore 21 anni.
Vale a dire che i limiti di reddito, pur rimanendo due, saranno così applicati:
- dall’età di 21 anni ma non superiore a 24 anni, il limite di reddito da verificare sarà pari a 4.000 euro;
- dai 24 anni, il limite di reddito da verificare sarà pari a 2.840,51 euro.